Le scelte nell’amministrare una città non sono uguali a quelle del decidere il colore della cravatta da abbinare la mattina prima di uscire da casa. Le scelte nell’amministrare una città ricadono sulla collettività, sui servizi, sulle tasse, sui progetti familiari o aziendali. C’è una lunga cronistoria sul ricorso alla sanzione per lo sforamento del Patto di Stabilità (€ 860.000,00 circa) Come circolo “I Democratici” prima e come PD dopo abbiamo tenuto sempre alta l’attenzione dell’Amministrazione Barcellonese in merito. Infatti, numerosi sono stati gli interventi del P.D. barcellonese cominciando dall’interrogazione del 05 ottobre 2012, con la quale si sollecitava l’amministrazione comunale a provvedere in ordine all’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 178 dell’11.07.12 che dichiarava l’illegittimità costituzionale dell’art. 37 comma 1, secondo periodo, del d.lgs. n. 118/11. Per non dimenticare la decisione del T.A.R. Catania che con Ordinanza n. 1180/12 del 19/12/12 sospendeva, come chiesto dal Comune, gli effetti delle sanzioni per la violazione del Patto di stabilità, restituendo, di fatto, la somma di € 860.688,00. Ciò nonostante l’Amministrazione Comunale dopo la decisione del Consiglio di Stato, che con Ordinanza n. 11/13 del 7/05/13 dichiarava la competenza del T.A.R. Lazio innanzi al quale si sarebbe dovuto riassumere il giudizio, decideva di non riassumere la causa nei termini previsti. Il tutto conoscendo perfettamente che sulla questione in esame, a seguito del ricorso presentato dalla Regione Sicilia nel mese di giugno 2013, si sarebbe dovuta tenere un udienza pubblica della Corte Costituzionale. Corte Costituzionale che successivamente, in data 16 luglio 2013, con Sentenza n. 219/13 dichiarava l’illegittimità costituzionale dell’art. 13, secondo periodo, del d.lgs. n. 149 del 2011. Proprio sulla base di questa decisione e della “nota del Ministero dell’Economia e Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – n. 2260 del 13 gennaio 2014, con la quale è stato espresso l’orientamento circa gli effetti della citata sentenza della Corte Costituzionale da estendersi anche ai comuni della Regione Siciliana, che hanno impugnato nei termini il provvedimento di irrogazione della sanzione davanti al giudice amministrativo competente e per i quali ricorre la fattispecie del rapporto giuridico non esaurito” il Ministero dell’Interno decreta, solo nei confronti di determinati Comuni ( Alcamo, Partinico, Bagheria, Casteltermini, Trapani, Erice, Sciacca, Messina e Tremestieri Etneo), il reintegro, in sede di spettanza delle attribuzioni finanziarie dell’anno 2014, delle sanzioni irrogate. Il Partito Democratico, nell’esercizio delle proprie funzioni, anche ricevendo pretestuose critiche, si era limitato ad indicare correttamente e tempestivamente una precisa strada, che non è stata percorsa interamente da questa Amministrazione Comunale. Non si disquisiva sul colore della cravatta, piuttosto di come recuperare € 860.688,00. Scelte che pesano sulla città. E adesso? Adesso riteniamo sia il caso, come annunciato ad inizio anno, che il Sindaco rifletta su queste scelte. I nostri rapporti con la verità hanno qualche cosa a che vedere con i nostri rapporti fra noi ed il mondo ( cit. Salvatore Veca) Pippo Biondo
