Il rientro dall’estate ci costringe alla quotidianità politica della nostra città e così dobbiamo entrare anche dentro scoop giornalistici ( l’intergruppo consiliare) per evitare di cadere dentro il facile “relativismo” politico che poi fa affondare tutti nel qualunquismo e che traduce il tutto alla sedia da occupare.
Il pericolo è talmente vero che anche i cosiddetti nuovi del PD non avvertono le differenze e se le avvertono le sintetizzano appunto relativizzando.
Noi non siamo la stampa e pertanto non dobbiamo rispondere a logiche di sintesi anzi il nostro compito è alimentare riflessioni e nutrirci di esse.
E’ questo un Partito.
Non è una lobby messa su per le elezioni o per influenzare qualche decisione.
E allora andiamo dritti al cuore alla notizia di 24live.it in riferimento alla nascita dell’intergruppo, al cambio di rotta dei consiglieri del PD ed al rischio che un assessore ( Cosimo Recupero – IDV) debba cedere la sua poltrona.
Riporto testualmente dal sito:
“Potrebbe essere annunciata entro le settembre la costituzione del cosiddetto “intergruppo” in consiglio comunale, che nascerebbe ufficialmente con l’obiettivo di valutare senza preconcetti i provvedimenti dell’Amministrazione, guidata dal sindaco Maria Teresa Collica, approvandoli o bocciandoli sulla base di una scelta che esula dall’appartenenza politica.”
Prima considerazione: il pensiero espresso trasuda un modo di concepire l’attività di Consigliere Comunale rivolta ad una mera convenienza politica piuttosto che ad una convenienza della città e qui potremmo anche dire che sarebbe cieco colui che crede che il bene della città non coincida con la propria convenienza politica.
Continuo a ripetere che ognuno dentro il ruolo che svolge ha in testa il meglio per la città che vive ( almeno non si tratti di qualche masochista).
Continuo a ripetere che anche colui che ha ideali opposti ai miei non vuole altro che il bene della città.
La democrazia e la politica sono gli spazi dentro cui definire questo “bene”.
Seconda considerazione: se quanto scritto sarà vero e risulta che l’atteggiamento di alcuni consiglieri comunali sarà differente e cioè si ritroverà più vicino alle idee dell’Amministrazione ciò vorrà dire che a) l’amministrazione produce egemonia culturale tanto da fare considerare la propria azione che è legata ad un programma elettorale finalmente giusto oppure b) l’amministrazione cade nel vizietto del ventennio del trasformismo politico tanto da condurre nelle proprie fila anche soggetti che sono stati eletti in altri schieramenti e perfino nella destra. A me piacerebbe optare per la soluzione A anche se in effetti non vedo alcuna novità visto che i consiglieri comunali facenti parte dell’ipotetico intergruppo hanno già spesso votato provvedimenti dell’amministrazione.
Continuando la lettura dell’articolo leggiamo:
“Sullo stesso binario, che potrebbe portare un maggiore supporto all’amministrazione in consiglio comunale, si potrebbe muovere anche il Partito Democratico, che comunque fino ad oggi, pur criticando aspramente alcune scelte della giunta, ha sempre sostenuto i provvedimenti più importanti trattati dal civico concesso.”
Prima considerazione: il Partito Democratico ed in questo caso i Consiglieri Comunali ha svolto fino ad ora il proprio ruolo di controllo, critica e proposta. Questo ci chiedono iscritti ed elettori. Nel solco di una idea che mira ad avere una società che accorci le diseguaglianze valuta l’azione amministrativa e l’approva oppura tenta di renderla più consona alla lettura che noi diamo della società.
Seconda considerazione: il Partito Democratico è l’unico partito organizzato rimasto sul territorio, anche se la destra si sta riorganizzando. Il civismo che si è organizzato intorno al Sindaco propone chiari elementi di vicinanza ma sconta a volte proprio l’assenza di una palestra come un Partito che favorisce il confronto dialettico, anche aspro, necessario per avere una visione grande, un orizzonte lungo. Un civismo liquido rischia di rimanere schiacciato dalla quotidianità ed è per questo che ho plaudito al tentativo di organizzare concretamente “Città Aperta”.
Infine arrivando alla coda dell’articolo leggiamo:
“Alla fine a pagare in questo giro di valzer potrebbe essere l’assessore al bilancio Cosimo Recupero, che, pur avendo lavorato con impegno soprattutto in tema di risparmio delle risorse economiche, non ha più alla spalle il partito Italia dei Valori che lo ha portato in giunta come suo rappresentante”
Prima considerazione: Cosimo Recupero un partito alle spalle lo ha ancora ed è sempre l’IDV. E non so se è in Giunta in rappresentanza di un Partito perchè non ne conosco la genesi. La Giunta ha rappresentanti di Partito ma anche no.
Ed immagino che la Giunta rispecchia l’idea che condusse Maria Teresa Collica alla guida della città. Vorrà dire che il tutto rimarrà immutabile? Non credo perchè inevitabilmente la vita è mutevole.
Seconda considerazione: e perchè proprio Cosimo Recupero? Qui al massimo si tratterebbe di rimettere tutto in discussione, come direbbe 24live, senza pregiudiziali. Per il Partito Democratico non può essere solo una mera discussione di cambio poltrona.
Vedremo quanti “pregiudizi” adesso, come dice Renzi, scatena questa riflessione.