Nel leggere la cronaca giornalistica sulle vicende del PD barcellonese mi nasce spontanea l’esigenza di mettere nomi e cognomi accanto ai fatti.
Rapporto PD/Collica:
un matrimonio mai celebrato. I Consiglieri Comunali molto critici a cominciare dagli € 860000,00 persi per una mancata riassunzione e perchè non ricordarlo per la disattesa sistematica di un programma elettorale ( condivisione di idee, partecipazione di bilancio…), per la lontananza dalle difficoltà del ceto “debole”. A volte sembrano cose di poco conto ma rappresentano una bussola: la vicenda sulla tariffa IMU è emblematica, si è partiti da una proposta tout court per correggerla in corsa senza mai tuttavia chiedersi come introdurre possibilità di “aiuto” ai disagiati economicamente. Il PD ci provò, introducendo, come nel resto del paese ITALIA, fasce di reddito ISEE per determinare esenzioni o riduzion della tariffa.
Il senso di responsabilità, tuttavia, ha portato il PD a consentire fino in fondo, anche fino all’ultimo minuto, la vita amministrativa della Giunta Collica.
E non si temono smentite perchè atti ufficiali e non le “voci di corridoio” supportano questi anni di Amministrazione.
Tutto questo anche quando il circolo che ho presieduto, “I Democratici” ( ci eravamo dati un nome anche se la stampa continua a dare i numeri…), proprio perchè ha esercitato il ruolo di critica e di pungolo, è stato messo all’angolo dagli amici e compagni del PD nel momento in cui qualche poltrona sembrava avvicinarsi!!!!!
Chiamerei in causa la stessa Maria Teresa Collica in merito!!!!!
Addirittura cronache giornalistiche per un momento avevano dato per concluso un matrimonio che vedeva alleati Roberto Isgro’, Francesco Russo e Big Bang… e non mi ricordo la voce dissente di questi metodi da parte del Presidente del Partito Francesco Speciale!!!!
Ma anche in quel momento qualcosa non è andata bene….
E’ in circolo una mail a tal proposito ed onestà intellettuale dell’estensore dovrebbe renderla pubblica.
Russo chiuse ogni trattativa, forse inopinatamente.
Andò in ferie nei primi giorni di agosto ed il popolo del PD assieme ad i suoi dirigenti dovettimo aspettare settembre per cercare di capire.
Si aprì capitolo Congresso.
Qualcuno mi rimproverava il perchè del passaggio del congresso visto che il circolo che presiedevo contava 2 consiglieri comunali tra i quali il capogruppo e che quindi potevamo determinare una linea politica e la risposta era sempre la stessa: una comunità non può essere la somma di piccoli interessi che si incontrano per convenienze.
Un Congresso mai celebrato e bisognerebbe che qualcuno spiegasse i motivi.
Non la faccio per le lunghe…ed arrivo alla mozine di sfiducia.
In tutti i passaggi ho sostenuto che sarebbe stata una scelta difficile da spiegare, una scelta che ha delle ragioni, una scelta che non trovava ragioni se il giorno dopo non saremmo stati pronti a proporre un’alternativa, una scelta che poteva essere evitata se dall’Amministrazione fossero venuti quei segnali di discontinuità che anche i propri alleati si sono premurarti a chiedere.
SEL, PSI, IDV avevano fatto la stessa richiesta del PD: azzeramento ( dimissioni) della Giunta e nuovo inizio!!!!
In quei passaggi dentro il PD hanno preso la parola in tanti e lo si è fatto pubblicamente ( altro che streaming ). Per l’unità di questo PD si è intrapreso il percorso della sfiducia, anche perchè i difensori ( amici) di Maria Teresa Collica hanno pensato bene di non esserci, ad eccezione di Nino Chillemi e Carmelo Costa.
Il Segretario Russo e tanti altri non notavano l’assenza del Presidente del PD Francesco Speciale!!!!
Dopo Sfiducia:
il voto lacerò il gruppo PD. E lo stesso Consigliere Lorenzo Gitto, solidarizzando, ha avuto necessità di togliere dalla croce CUTUGNO per quel voto.
Quel mondo che recita la bibbia della sinistra al mattino quando scende dal letto avrebbe dovuto evitare che si arrivasse a quel punto.
La domanda è: a chi giovava un PD con la Giunta Collica e a chi non giovava un PD con la Giunta Collica?
Gli attori sono ancora tutti in campo e non penso abbiano ragionato guardando alla città.
Cosimo Recupero sarebbe da smentire nel suo resoconto di metodi e decisori.
E ragionando sulla città, sulla forte crisi economica ( invito a prendere i dati INFOCAMERE e non ad impressioni), si è giunti nel PD, ancora una volta pubblicamente, a cercare di unire sensibilità, idee ed uomini per un fronte ampio perchè solo in tanti, per l’eccezionalità del momento, si può tirare fuori Barcellona da questo pantano.
Senza perdere ed anzi rafforzando il nostro campo dei valori, visto che saremmo stati l’unico partito nazionale presente in questo schieramento.
Uno schieramento che ha visto mondi distanti avvicinarsi e piuttosto che classificare semplicisticamente come potere per il potere, mi chiederei invece se non sia stato proprio il grande disagio che abbiamo vissuto in questi anni ad accorciare le distanze.
Potremmo sbagliare, certo. Siamo umani.
Uno schieramento voluto anche dal segretario del PD Francesco Russo ( che ancora non si chiedeva cosa pensasse Speciale).
Uno schieramento al quale mi sono premurato a sottolineare non doveva e non si sarebbe dovuto dividere sul nome dell’uomo che avrebbe dovuto guidarlo perchè altrimenti questo si che avrebbe il sapore di potere per il potere.
Ma ad un certo punto mi si è impazzita la crema dentro il PD.
Come Circolo “I Democratici” avevamo chiesto le Primarie ma proprio dagli amici di Russo (Giovanni Mazzu’) mi sono sentito dire ragioni contrarie e quindi non so con quale convinzione il tema delle primarie sia stato portato allo schieramento.
Come Circolo “I Democratici” avevamo proposto un nostro uomo da proporre alla coalizione e non mi sono sentito dire un No od un Si.
Come Circolo “I Democratici” mi sono sentito richiamato al senso di unità del PD allorquando lo stesso Russo mi raccontava di un’ampia condivisione nella coalizione sul suo nome. Certo lamentandomi del fatto che ancora una volta assistevo ad una fuga in avanti da parte del Partito che piuttosto di verificare la condivisione all’interno l’ha cercata fuori….
Ancora una volta ci siamo immolati al senso di responsabilità.
Ed ancora una volta il Presidente Francesco Speciale era assente.
Quella convergenza su Russo al tavolo non ci fu ed i primi che avrebbe dovuto sostenere il nome del segretario del PD, i DR, proposero altri 2 nomi….
Adesso quello schieramento non è più buono, il pallone è mio e me lo porto a casa…..
Quello schieramento non è più buono nenache per proporre qualche altro uomo che provenisse dal PD e penso a Domenico Floramo, presidente del Circolo di Russo e di Speciale.
Oggi si leggono le dimissioni di Francesco Speciale da Presidente del PD.
E lo fa con coerenza. Anche se per coerenza avrebbe dovuto farlo prima anche prima della decisione della sfiducia.
Oggi avrei voluto leggere delle dimissioni di Francesco Russo piuttosto che leggere che tenta di portarsi il pallone a casa.
Pippo Biondo