Si è assistito in questi giorni a botta e risposta, confronti ed opinioni divergenti sulla capcità di captare i fondi europei e sul paventato rischio che una città come Barcellona P.G. possa essere stata esclusa da tali “opportunità”.
Rievocando le parole del Segretario Regionale del PD, on. Fausto Raciti, e cioè che “una forza politica progressista non può esaurire la sua funzione registrando ciò che accade nella realtà circostante ma deve provare a cambiarla quella realtà”, intervengo cercando di portare un contributo alla discussione di questi giorni e rivolgendo un appello all’Amministrazione Comunale.
In relazione, infatti, alla questione degli ITI per le città di Barcellona P.G. e Milazzo è utile fare chiarezza specificando che, come confermato dal prof. Piero David, non sono previsti ITI per questi due territori perché già i 18 previsti in Sicilia per le grandi città ed i 5 per le Aree Interne secondo la Commissione Europea sono sufficienti.
Ma ciò non toglie che per le città tra i 30 ed i 50 mila abitanti le risorse dei fondi SIE sono comunque disponibili.
Non si può utilizzare lo strumento ITI per spenderle ma se ne possono pensare di nuovi e più adeguati alle esigenze dei territori.
Se i Comuni vogliono risorse devono essere capaci di costruire una strategia di sviluppo territoriale adeguata e programmare degli interventi efficaci.
Ed è per questo che bisogna alzare l’orizzonte della discussione, adesso, non per rimpallare accuse di incapacità o non autorevolezza, ma per dispiegare tutte quelle energie e risorse che le forze politiche e sociali, a partire dal PD, possono mettere a disposizione per il territorio ed il suo sviluppo economico e sociale.